MANAGEMENT E LEADERSHIP, SCENARI DI CAMBIAMENTO

Nella trasformazione soprattutto digitale, tra scambio di informazioni e interconnessione si afferma l’evoluzione e il cambiamento per nuovi stili di lavoro. E al centro la relazione fra persone.

di Efisio Polidoro (Chief Innovation Officer)

Era dopo era, la storia dell’uomo è stata caratterizzata da eventi ed elementi che ne hanno scandito e definito il cambiamento fino ai giorni nostri. Così come per l’età della pietra, dei metalli, del petrolio, una o più risorse hanno consentito alla società di progredire, crescere e prosperare. Possiamo tranquillamente affermare che, al momento, la più grande risorsa di cui disponiamo sono le informazioni, le cui fonti se correttamente interconnesse danno vita ad un patrimonio di inestimabile valore.

Nonostante i forti cambiamenti avvenuti nei millenni, e considerando quanti ancora ne avverranno, c’è però una Risorsa fondamentale che non viene mai a mancare, le Persone.

Se consideriamo che le Persone quotidianamente comunicano tra loro attraverso mezzi e modalità più disparate, seguendo meccanismi espliciti o impliciti, capiamo facilmente come il flusso di informazioni generato è sotteso a regole ben definite, impresse nel modo di essere di ciascuno di noi, descrivendone di fatto le caratteristiche delle relazioni che instauriamo.

Ogni nostra interazione che sia con altre persone o con lo spazio che ci circonda, è un evento che porta dentro di sé il corredo genetico dei comportamenti di una società. Fare la fila alle poste, alla macchinetta del caffè, una riunione con il capo, ordinare un Delivery, prevedono in qualche modo che una o più persone entrino in connessione tra loro: che sia direttamente, attraverso un monitor, un oggetto o strumento progettato o realizzato da qualcun altro.

In Alcotec, ad esempio, realizziamo anche infrastrutture di trasporto. Le stesse poi verranno utilizzate da milioni di persone per raggiungere, da un punto A ad un punto B, altrettante persone. Anche noi siamo certamente interconnessi con queste vite in quanto, grazie al nostro lavoro, abbiamo reso possibile la connessione fisica tra i due punti e cosi sarà per sempre.
Un’organizzazione funziona su per giù nello stesso modo: rotaie, strade e autostrade di informazioni, che si muovono, circolano ed intersecano tra le diverse postazioni, hanno stazioni di sosta per il break, riunioni in cui si snodano e si ramificano raggiungendo tutti noi che facciamo parte di questo infinito ecosistema, a sua volta interconnesso con l’esterno attraverso caselli fisici e digitali.

Ne facciamo consciamente o inconsciamente parte, ed è il motivo per cui saper ascoltare, essere capaci di relazionarsi con gli altri, semplificare ciò che è complesso sono alcune delle regole base per attuare una corretta comunicazione.
Soffermandoci sugli snodi di questo intricato mondo, ci accorgiamo come venga spontaneo strutturare il nostro sistema affidando a ciascuno uno scopo ben chiaro e definito.
Allo stesso tempo, è necessario che venga compreso da tutti che vi è una responsabilità condivisa del bene comune, motivo per cui si ha l’obbligo di partecipare alla scrittura dei principi fondamentali che ne governano l’organizzazione.

Il contesto lavorativo soffre di un dinamismo estremo, le sfide cambiano frequentemente e richiedono una risoluzione dei problemi creativa ed unicamente umana. Occorre dunque imparare che la forza del singolo di accogliere informazioni, processarle, elaborarle e creare valore traspone l’organizzazione da evoluta ad evolutiva solo nel momento in cui si riesce velocemente a connettersi con gli altri utilizzando regole chiare, momenti condivisi, ed azioni coordinate.
Siamo tutti progettisti del nostro futuro e della nostra crescita, dirigiamo insieme la realizzazione della nostra strada.